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Non tutte le ciambelle…

tortableah… riescono col buco!

Questa torta, oltre che senza buco, è venuta proprio schifosa! Sia d’aspetto che di sapore. E’ finita in un lampo ad alimentare la raccolta dei rifiuti umidi…

Anche Pazzamamma qualche volta sbaglia… (e lo sbaglio principale è stato cambiare marca del lievito, proprio da non fare!).

E’ stata definita all’unanimità: Torta Bleah (anche Piccolo Buffo Uragano lo ripeteva convinto: “Bleah”).

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“E il lupo non passa” di Luigi Dal Cin

EIlLupoNonPassa

Che bella questa storia di amicizia e di coraggio!

Ci sono due genitori fenicotteri che annunciano la nascita del loro piccolino, c’è una straga cattiva con il suo lupo nero che vogliono distruggere la loro felicità, c’è un piccolo cervo coraggiosissimo che fa di tutto per fermare la strega e il lupo e salvare così i suoi amici. E’ perseverante, non si arrende, e alla fine riesce nella sua coraggiosa impresa…

Io e Meraviglia di Sole abbiamo apprezzato tantissimo anche le illustrazioni, che sono di Maria Sole Macchia.

 

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La tombola di Meraviglia di Sole

TombolaEcco un gioco tutto pensato e realizzato da Meraviglia di Sole! La tombola per chi si intende ancora poco di numeri…

La trovo genialissima!

E trovo incredibile che Meraviglia di Sole si sia rinchiusa nella sua stanza lasciandomi con la promessa: “Vado a costruire un gioco, dopo ci giochiamo”. E dopo un po’ è tornata da me ed era tutto pronto, pensato e realizzato da zero e tutto da sola! Bravissima meraviglia mia!

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Twister by us

TappetoneTwisterEt voilà. Le jeu est fait! Da tanto sognavo di realizzarlo e finalmente ce l’ho fatta! Anzi, ce l’abbiamo fatta: io e Meraviglia di Sole, con l’insostituibile aiuto di Piccolo Buffo Uragano: il Twister fatto da noi!

Cosa ci vuole:
– nylon a metraggio (1,50 m, di quello più leggero),
– cartoncini bristol di vari colori,
– un cartoncino bianco formato A4,
– una cannuccia resistente, meglio se nera,
– un gancino da appendi canovacci,
– il coperchio di una scatola (ad es. quella delle risme di carta, noi abbiamo usato una scatola del Lego),
– schotch trasparente largo o plastica adesiva trasparente,
– colla a caldo o colla millechiodi o attaccatutto o silicone…
– forbici, colla, biadesivo, pennarelli…
– 4 feltrini piccoli,
– qualcosa per realizzare dei cerchi, con diametro di circa 15 cm (un coperchio, una tazza, una ciotola…).

Come si fa:
1) Con l’aiuto di un coperchio o simile, disegnare delle forme rotonde sui cartonicini, 4 per ogni colore (noi abbiamo usato 5 colori),
2) attaccarli col biadesivo sul nylon e ricoprirli con lo schotch trasparente largo o con la plastica adesiva trasparente (noi alla fine abbiamo optato per inserirle all’interno del nylon, aperto a libro; poi abbiamo chiuso il nylon; più resistente al Piccolo Buffo Uragano). Abbiamo così realizzato il tappetone;
3) realizzare il tabellone creando 4 quadranti (mano destra, mano sinistra, piede destro, piede sinistro) come indicato nella figura, e ricoprirlo di schotch trasparente largo,
4) fare un piccolo foro nel coperchio e infilarci il gancio,
5) da sotto, fermare il gancio con della carta, in modo che resti libero di girare (abbiamo messo quattro feltrini per fare il giusto spessore),
6) attaccare la cannuccia al gancio usando la colla a caldo o i sostituti vari (in questo modo realizziamo la lancetta).
Io gioco è fatto, adesso si inizia a giocare!
Ci si gioca in 2, 3, 4, 5… A turno si gira la lancetta e ci si posiziona sul tappetone come indicato dal tabellono. Man mano che si procede ci si intreccia e si assumono posizioni sempre più scomode e dall’equilibrio precario, perde chi casca per primo. E’ divertentissimo, parola di Pazzamamma&famiglia!

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Fermare il tempo

Sarebbe un momento perfetto per fermare il tempo: sono ancora nei trenta (ancora per pochissimo, a dire il vero), i miei figli non sono certo grandi, ma non sono piccoli, non piccolissimi almeno, Grande Tuono è meno brontolone, i miei non sono giovani ma stanno bene, e ci sono, ho ancora tante idee, tanti sogni, tante cose da fare che sento ancora fattibili, tanta voglia di realizzare, e la possibilità ancora per farlo.
Si può fermare il tempo adesso?

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“Splash!” un Piccolo Buffo Uragano in vasca

Può un Piccolo Buffo Uragano resistere a una vasca piena d’acqua con dentro una Meraviglia di Sole che sguazza allegramente?
La risposta è no, non può resistere! Punto.
Vederlo in punta di piedi che cercava di toccare l’acqua e poi ritrovarlo dentro la vasca è stato un tutt’uno! Un tutt’uno davvero molto buffo.
Ha continuato per giorni a dire: “Io appia (= acqua), tuffo, piango”, però  voleva pure rifarlo!

 

 

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Spostamenti notturni (ovvero: malattie varie in casa nostra)

Ecco quello che è accaduto stanotte in casa nostra, solo in ambito di “spostamenti”…

Meraviglia di Sole (di seguito: MDS) si addormenta sul divano. Pochi minuti dopo comincia a tossire.
Pazzamamma (detta anche Nuvola Passeggera, di seguito:PNP) porta Piccolo Buffo Uragano (PBU) sul lettone e lo addormenta lì. Ancora PBU non dorme e MDS, causa tosse insistente, si sveglia e chiede di PNP, che la raggiunge prontamente sul divano e l’accompagna in camerina sua, nel suo letto, rimanendo un po’ con lei. Causa forte russare di MDS, PNP non si addormenta lì con lei. PNP va a dormire nel lettone, accanto a PBU che, causa tosse di entrambi, non viene spostato nel suo lettino, sito nella stessa camera di MDS.
Intanto Grande Tuono Brontolone (GTB) è ancora sul divano, forse sveglio, forse no.
Passa un’oretta e MDS raggiunge PNP e PBU nel lettone, svegliandoli entrambi. PNP si ritrova strizzata sotto le coperte, tanto strizzata che le pare di essere un salame. Per la posizione scomoda e per il persistere del russare della dolce MDS, PNP esce fuori a fatica dalle coperte, strisciando come un baco, e si trasferisce sul divano, sfrattando GTB, che va nell’unico posto per grandi rimasto libero: il letto di MDS.
MDS si sveglia nuovamente, lamentandosi che PBU la spinge con i piedi e non la fa dormire (i piccoli piedini di PBU sono in verità duri come cunei d’accaio). PBU si è svegliato e, nel suo linguaggio, tenta di dire a PNP che la tosse di MDS lo ha disturbato nel suo beato dormire. MDS si trasferisce nel lettino di PBU, ci sta comoda come una sardina in scatola, ma si addormenta di nuovo. PBU, che non si è mosso dal lettone, appare turbato da questo risveglio improvviso e ci mette un’ora a riaddormentarsi. Quando finalmente lo fa, PNP cerca di rilassarsi e di dormire, di nuovo nel lettone. PBU, che non russa mai, si mette a russare profondamente. PNP non ce la fa a riaddormentarsi e torna, un’altra volta, sul divano.
MDS ripiomba sul divano, sveglia nuovamente PNP e occupa il divano piccolo. Non russa o russa poco, o forse PNP è davvero troppo stanca e questa volta non la sente.
MDS si sveglia per l’ennesima volta. Per PNP è suonata la sveglia e si alza. MDS si sposta sul divano grande.
PNP inizia la giornata, fresca e riposata come non mai.

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La differenza perfetta

La differenza d’età perfetta tra fratello e sorella (o fra fratelli o tra sorelle) non esiste.
Per molti anni (ahhhhh avevo scritto “hanni”, orroreeeee!!!) ho ritenuto che la differenza perfetta fossero esattamente 2 anni e mezzo. Due anni troppo vicini, tre anni troppo distanti. Poi le cose sono andate diversamente. E la differenza d’età tra Meraviglia di Sole e Piccolo Buffo Uragano è pari, con esattezza, a 3 anni e nove mesi. E a me adesso sembra davvero perfetta.
Se tra loro ci fossero due anni sarebbero quasi coetanei, avremmo durato una gran fatica i primi tempi ma adesso giocherebbero insieme a ogni cosa come fanno gli amici. Ma mi sarei goduta meno Meraviglia di Sole da sola, che è stata una cosa veramente meravigliosa. Però vederli giocare insieme a ogni ora del giorno (e forse anche della notte) mi avrebbe fatto dire: “Questa senza dubbio è la differenza d’età perfetta tra loro”.
Se tra loro ci fossero sei o sette anni di differenza, giocherebbero meno insieme, ma Meraviglia di Sole si divertirebbe da morire con lui, lo considererebbe ancora più di adesso il “suo” bambino e ce lo coccoleremo entrambe tutto il tempo, come a volte già facciamo. E ancora una volta, guardandoli avrei detto: “Questà è la differenza perfetta tra loro”.
Se tra loro ci fossero dieci o più anni di differenza, io e Meraviglia di Sole saremmo ancora più di adesso grandi amiche (se più di adesso è possibile), forse sorelle, e lui sarebbe il nostro piccolino. E sicuramente sarebbe ancora tutto perfetto.
Tra Meraviglia di Sole e Piccolo Buffo Uragano ci sono 3 anni e nove mesi, giorno più giorno meno. Lei se lo coccola, io me li coccolo entrambi, loro giocano a rincorrersi e a saltare. Io li guardo e mi ripeto di continuo: “Questa è la differenza perfetta”.
Forse la differenza perfetta non esiste, o forse sono tutte perfette, come a ognuno piace pensare. Forse esistono “solo” le cose belle, e sono perfette proprio perché sono belle.
Dovrei imparare da questo, e non cercare la perfetta perfezione che mi sono costruita in mente anche in altre situazioni della vita. Qui l’ho capito, vediamo altrove.

P.S.1: Oggi Meraviglia di Sole spenge sei candeline.

P.S.2: Compitino: quanto ha Piccolo Buffo Uragano?